Il progetto editoriale di BeccoGiallo nasce da una profonda passione per la narrazione. Il piacere (un po’ perverso e ostinato, di questi tempi) è di raccontare la realtà che ci circonda, sopratutto in quelle storie che sono al contempo importanti e scomode, che hanno bisogno di essere ricordate. Credo che questo, a ben vedere, ci abbia più avvantaggiati che il contrario, perché ci ha costretti a essere curiosi, pieni di dubbi, attenti a ogni particolare, a sperimentare il piacere di metterci il becco. Il nostro lavoro viene spesso paragonato a ciò che si fa in una redazione giornalistica. Assieme agli autori, si buttano sul tavolo delle proposte per delle storie che ci piacerebbe raccontare ai lettori, si valutano una per una sulla base di fattori a volte molto diversi l’uno dall’altro (il potenziale interesse per il lettore, le possibilità di un riscontro mediatico, la fattibilità tecnica e così via), poi si raccolgono materiali di prima documentazione (foto, articoli, libri, film, atti processuali, sopralluoghi, interviste e così via). A ben vedere, è un mestiere che ha molti punti in comune con quello di chi si prepara a realizzare un film documentario su un particolare accadimento.
Noi ci mettiamo il becco
Categorie: News BeccoGiallo
– novembre 4, 2010