Concerti, monologhi, interviste: una vera e propria “miniera” culturale.
E’ davvero difficile riuscire a descrivere la straordinarietà di un personaggio come Fabrizio “Faber” De André, la cui peculiare acutezza intellettuale, nonché artistica, ha segnato intimamente e ineluttabilmente lo spirito di chi vi scrive in questo momento, come quello di molte, moltissime persone, che, esattamente come me, hanno beneficiato della sua musica e della sua impressionante maturità e vivacità di pensiero espressa dai testi delle sue canzoni (e non solo) e che tramite tributi ed eventi organizzati in sua memoria continuano ad essere riconoscenti verso questa figura fuori dal tempo e sagacemente lontano dai canoni più convenzionali.
Infatti, oltre alle registrazioni dei concerti nel corso dei quali era solito intramezzare la fine di un brano e l’inizio del successivo con monologhi talmente profondi e forbiti da ipnotizzare le platee, del cantautore genovese oggi abbiamo in eredità un repertorio, tra interviste o annotazioni scritte, realmente inestimabile per la qualità intrinseca di senso (e di sensi) derivante dal suo ineccepibile modo di ragionare e di rapportarsi con la (per molti versi perenne) contemporaneità dell’uomo.
Di seguito potete vedere lo speciale su Fabrizio De André andato in onda su Rai1. Più sotto è possibile ascoltare un interessantissimo breve file audio, tratto dalla presentazione live del brano “Fiume Saint Creek“.
Guarda il video “Raccontando Fabrizio De André” (speciale Tg1 del 4 gennaio 2008)
FileAudio.mp3 – Al fianco degli indiani